
Scoprire le tradizioni e la storia del proprio popolo è qualcosa che ha dell’incredibile: è curioso notare come certi usi, un tempo parte della quotidianità dei nostri antenati, siano caduti in disuso oggigiorno ed è altrettanto curioso che essi siano così diversi dai nostri. Questo dovrebbe farci riflettere su due punti importanti. Innanzitutto come il tempo e i fatti storici cambino profondamente la cultura di un popolo e le sue tradizioni. Secondariamente come, per questa ragione, sia necessario preservarle e, in certe circostanze, farle riscoprire alla collettività.
Proprio per questo l’Associazione Palio Noale ha voluto far rivivere ai cittadini un’usanza che affonda le sue origini all’epoca romana: il Batimarso. Questa antichissima pratica, comune in tutto il Veneto rurale, evidenzia come la cultura dei suoi abitanti fosse profondamente collegata alla natura, ai cambiamenti climatici e al passare delle stagioni. Infatti, nel periodo invernale, caratterizzato dal freddo e dalla scarsa luce solare, i contadini rimanevano spesso rintanati nelle loro casupole o nelle stalle a far filò in attesa del ritorno della bella stagione.
Il desiderio di luce e di calore raggiungeva il suo apice verso la fine di febbraio e il Primo di marzo, tempo in cui le giornate iniziavano a farsi più luminose, e la natura cominciava a risvegliarsi. Proprio in questo periodo le popolazioni venete praticavano il Batimarso, con cui simbolicamente volevano richiamare la primavera e aiutare la natura a risvegliarsi. L’usanza prevedeva che uomini, donne e bambini di ogni età provocassero un enorme baccano attraverso la percussione di qualsiasi tipo di oggetto metallico, accompagnando il tutto con canzoni tipiche del loro paese.
Per poter partecipare a questo antico evento l’Associazione Palio di Noale invita tutti gli interessati alla sua rievocazione, a Noale, il giorno 28 febbraio 2017 alle ore 20.00. La partenza avrà luogo nei punti di ritrovo di Piazzale dei Mercati Nuovi, Piazzale Bastia e dell’area parcheggio in Via Vecellio, e infine terminà in Piazzetta Dal Maistro. Come per i nostri predecessori, tutti gli oggetti saranno utili per far baccano e per risvegliare la tanto attesa primavera.